Universo reale e universo virtuale

Il contatto dell'uomo con l'infinito

Conversazione con Piero Bianucci, Attilio Ferrari
Voglio partecipare

Quando 

il 3 novembre, alle 18:30

Dove 

Palazzo della Borsa, Sala del Telegrafo
Via XX Settembre, 44

Età consigliata 

Da 14 anni

Tipologia e disciplina 

Conversazione
Astrofisica, cosmologia e spazio

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
Universo reale e universo virtuale
Le osservazioni astronomiche ci presentano un Universo di dimensioni inimmaginabili, entro il quale hanno luogo fenomeni irriproducibili su scale e in regimi terrestri. Spesso, ai non addetti ai lavori l'Universo appare alieno e incomprensibile, in una sfera di conoscenza irraggiungibile. Oggi, tuttavia, esiste un modo per entrare in contatto con l'Universo e per avvicinarsi a comprenderne la struttura: è la via della multimedialità, intesa in senso scientifico e non soltanto spettacolare. Nei moderni planetari digitali sono disponibili cataloghi delle osservazioni su tutto lo spettro elettromagnetico, dal radio ai raggi gamma, ottenuti dai telescopi a terra o dalle stazioni orbitanti. Questi cataloghi, costruiti dagli scienziati attraverso un complesso lavoro di analisi di grandi moli di dati, e con programmi software potenti, permettono di viaggiare attraverso lo spazio e il tempo senza limiti di velocità, per ricostruire l'Universo fino alle sue origini. Le osservazioni a diverse lunghezze d'onda consentono, poi, di superare il limite percettivo dei nostri occhi. Il risultato non ha solo valore spettacolare: permette all'astronomo di verificare la validità delle teorie scientifiche e dei processi fisici e chimici che governano l'evoluzione del cosmo, dal big-bang a oggi. I complessi software su grandi calcolatori permettono di simulare l'Universo e di provare a comprendere quali leggi fisiche lo abbiano determinato. Allo stesso tempo, ci consentono di sperimentare come invece avrebbe potuto essere. Gli Universi virtuali, costruiti attraverso le simulazioni su high performance computer sono, dunque, il contatto dell'umanità con l'infinito, il passato e il futuro.

A cura di

Sistema Scienza Piemonte

Piero Bianucci è scrittore e giornalista. Editorialista scientifico del quotidiano La Stampa, ha diretto per 25 anni il settimanale Tuttoscienze. Collabora con la radio-tv italiana e svizzera. Già docente a contratto di Comunicazione scientifica all'Università di Torino, ora insegna in un Master post-laurea dell'Università di Padova. Dal 1985 organizza le mostre scientifiche e le conferenze di GiovedìScienza. Dirige il mensile Le Stelle, fondato da Margherita Hack. Nel 1992 la International Astronomical Union ha assegnato il suo nome al pianetino 4821. È autore di circa trenta libri di divulgazione scientifica. Tra le sue ultime pubblicazioni: Storia sentimentale dell'astronomia (Longanesi, 2012) e Vedere, guardare. Viaggio attraverso la luce (Utet, 2015).

Attilio Ferrari è astrofisico. Dal 1964 svolge ricerche sulla fisica delle stelle e delle galassie, sui fenomeni cosmici di alta energia e sulla cosmologia, in Italia e all’estero. Dal 1985 al 2001 è stato direttore dell’Osservatorio Astrofisico di Torino e professore ordinario di Astrofisica presso l’Università di Torino fino al 2011, poi professore emerito. Fa parte del team scientifico delle missioni spaziali SAX e AGILE per lo studio delle sorgenti cosmiche di raggi X e gamma. Come componente del team di AGILE ha ottenuto nel 2012 il Rossi Prizedell’American Astronomical Society per la scoperta dei brillamenti gamma della nebulosa del Granchio. È componente del Comitato Bilaterale Italia-Russia per lo sviluppo del progetto IGNITOR sulla fusione nucleare. Svolge attività di divulgazione scientifica come presidente del Parco Astronomico Infini.to.

Palazzo della Borsa, Sala del Telegrafo
Via XX Settembre, 44