Sulle tracce del pianeta gemello

Dialogo sui nuovi mondi

Dialogo internazionale con Luigi Colangeli, Michael Gillon, Isabella Pagano, Giovanna Tinetti, modera: Fabio Pagan
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Quando 

il 1 novembre, alle 15:00

Dove 

Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio
Piazza Matteotti, 9

Età consigliata 

Da 14 anni

Tipologia e disciplina 

Dialogo internazionale
Astrofisica, cosmologia e spazio

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
Sulle tracce del pianeta gemello
Prima Proxima b, una potenziale simil-Terra in orbita attorno alla stella più vicina al Sole, a poco più di quattro anni luce di distanza. Poi Trappist-1: un intero sistema planetario, questa volta, con ben sette pianeti probabilmente rocciosi, tre dei quali dalla struttura interna simile alla Terra e in orbita nella regione di abitabilità. Non sono che gli esempi più celebri dell’elenco – in crescita vertiginosa – di mondi forse in grado d’ospitare la vita al di fuori del Sistema solare: dalla scoperta del primo pianeta in orbita attorno a una stella che non fosse il Sole a oggi sono passati poco più di vent’anni, e il conto dei mondi alieni sta ormai toccando quota 4000. Cosa accadrà ora che nuovi telescopi da terra e nello spazio – come il James Webb della Nasa, i due cacciatori d’esopianeti Plato e Cheops dell’Agenzia spaziale europea e, fra una decina d’anni, l’Extremely Large Telescope in costruzione in Cile – stanno per entrare in azione? Quali risultati possiamo attenderci nell’immediato futuro? Avremo finalmente la conferma che là fuori, in almeno uno di quei due miliardi di pianeti terrestri presenti nella Via Lattea che si stima orbitino in “zona goldilocks” – dove l’acqua può scorrere allo stato liquido – c’è qualche altra forma di vita?

Luigi Colangeli fa parte del direttorato scientifico dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ed è capo dell’ufficio di coordinamento scientifico. È astronomo ordinario dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) ed è stato direttore dell’Osservatorio di Napoli (2005-2010). Ha lavorato allo studio di materiali spaziali, Marte e comete. Dal 2001 al 2010 ha guidato il progetto GIADA – missione Rosetta.

Michaël Gillon è astronomo presso l’Università di Liegi, in Belgio, dove conduce ricerche nell’ambito della rilevazione e dello studio degli esopianeti. Laureato in Fisica e Biochimica, ha conseguito un dottorato in Astrofisica all’Università di Liegi. Cacciatore di nuovi mondi, a febbraio 2017 ha annunciato la scoperta un sistema solare completo, costituito da sette pianeti simili alla Terra, orbitanti intorno alla stella Trappist-1. Quest’anno, è stato annoverato dal settimanale americano Time nell’elenco annuale delle 100 persone più influenti del Pianeta.

Fabio Pagan è giornalista professionista. Laureato in Scienze Biologiche all'Università di Trieste, per 25 anni è stato redattore del quotidiano Il Piccolo di Trieste, sul quale scrive articoli di scienza e tecnologia fin dal 1968. Collabora con la RAI dal 1971 per programmi regionali e nazionali. Per dieci anni è stato addetto stampa del Centro internazionale di fisica teorica (ICTP) e nel 1993 è stato tra i fondatori del Master in comunicazione della scienza della SISSA, di cui è stato docente e vicedirettore fino al 2009.

Isabella Pagano è primo ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica e lavora all'Osservatorio Astrofisico di Catania. È responsabile scientifico e coordinatrice per l'Italia delle missioni CHEOPS e PLATO dell'Agenzia Spaziale Europea, membro del comitato scientifico del telescopio LBT e del board of reviewing editors della rivista Science.

Giovanna Tinetti è professore ordinario di Astrofisica presso lo University College London, dove dirige da dieci anni un gruppo di ricerca sugli esopianeti, ExoLights, finanziato dall’European Research Council. Ha coordinato vari concetti di missioni spaziali per lo studio dei pianeti extrasolari studiati dall’Agenzia Spaziale Europea o in Inghilterra: EChO (ESA-M3), ARIEL (ESA-M4), UK-Twinkle. Dal 2014 è co-direttore e co-fondatore di Blue Skies Space Ltd, una start-up londinese per creare nuove opportunità commerciali nel campo dei piccoli satelliti scientifici. Ha vinto la Medaglia Moseley dell'Institute of Phyisics (IoP) nel 2011 e il NASA Group Achievement Award nel 2010 per la scoperta di molecole come l’acqua e il metano nell’atmosfera di un pianeta extrasolare.

Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio
Piazza Matteotti, 9