Neurobiologia del tempo

L'orologio è nella testa

Conversazione con Arnaldo Benini, modera: Giovanni Caprara
Voglio partecipare

Quando 

il 4 novembre, alle 17:30

Dove 

Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio
Piazza Matteotti, 9

Età consigliata 

Da 16 anni

Tipologia e disciplina 

Conversazione
Medicina e Scienze Biomediche

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
Neurobiologia del tempo
Si dice spesso Chi ha tempo non aspetti tempo, e ancora Il tempo è denaro, oppure Ogni cosa ha il suo tempo. Sì ma cos’è il tempo? Dove risiede? È nel mondo e nelle cose o è dentro di noi? Oppure, come sostengono molti fisici, il tempo è un'illusione ostinata e noi capiremo il mondo solo considerandolo senza tempo? Dalla metà del XIX secolo le neuroscienze, a partire da una ricerca memorabile di Hermann von Helmholtz, ribadiscono che il tempo esiste come evento biologico di meccanismi nervosi. Le ricerche di neuro-fisiologia e di biologia comparata confermano che il senso del tempo è un evento biologico di tutti gli esseri viventi con sistema nervoso, anche minuscolo. Il tempo è reale come il linguaggio e il senso dello spazio, anch'essi prodotti dal cervello. I meccanismi del senso del tempo, che nell'uomo ha la dimensione numerica, sono emersi per selezione naturale. Il tempo è uno dei tralicci essenziali della vita, nel quale uomini e animali ordinano l'esperienza. Esso è trasmesso per via genetica nella forma di meccanismi nervosi. La realtà e la natura cerebrale del senso del tempo sono confermate dalla sua alterazione, fino alla scomparsa, per lesioni del cervello. Addentriamoci nei meandri di questa affascinante tematica: non c’è tempo da perdere!

In collaborazione con

Raffaello Cortina Editore

Arnaldo Benini è professore emerito di Neurochirurgia all’Università di Zurigo. Ha pubblicato Che cosa sono io e La coscienza imperfetta (Garzanti). Il suo volume più recente è Neurobiologia del tempo (Raffaello Cortina Editore). Collabora al supplemento domenicale del Sole 24 Ore per temi di scienza e medicina.

Giovanni Caprara è editorialista scientifico del Corriere della Sera. È autore di molte pubblicazioni sulla storia della scienza e dell’esplorazione spaziale, tradotte anche negli Stati Uniti. Ha pubblicato i volumi: Breve storia delle grandi scoperte scientifichee Storia italiana dello spazio (Bompiani), Rosso Marte (Utet). Ha ricevuto il premio ConScientia (2000) come giornalista scientifico dell’anno, l'European Science Writers Award della Euroscience Foundation (2010) e, nel 2016, il Premio per la comunicazione scientifica della Società Italiana di Fisica. Dal 2011 è presidente dell'UGIS, Unione Giornalisti Italiani Scientifici. Un asteroide in orbita tra Marte e Giove porta il suo nome.

Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio
Piazza Matteotti, 9