NANOROS: tecnologie in orbita

Dalla Terra allo spazio e ritorno

Incontro con Gianni Ciofani, Giada Genchi, Attilio Marino
Voglio partecipare

Quando 

il 5 novembre, alle 15:00

Dove 

Galata Museo del Mare, Auditorium
Calata dei Mari, 1

Età consigliata 

Da 14 anni

Tipologia e disciplina 

Incontro
Medicina e Scienze Biomediche

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
NANOROS: tecnologie in orbita
Fermare la degenerazione muscolare alla quale sono sottoposti gli astronauti significa individuare legami e definire strategie per contrastare le malattie muscolo-degenerative sulla Terra. Con questo obiettivo si presenta il progetto NANOROS, selezionato dall'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e destinato a portare per la prima volta nello spazio la nanoceria, materiale intelligente in grado di essere utilizzato come potente antiossidante, protagonista di uno degli esperimenti condotti durante la missione ASI che vedrà partecipe Paolo Nespoli, astronauta italiano del corpo ESA. Durante lo svolgimento del progetto NANOROS saranno studiati gli effetti delle nanoparticelle di ossido di cerio (nanoceria, appunto), materiale smart già selezionato nella ricerca biomedica per contrastare malattie la cui insorgenza è legata a un aumento dei radicali liberi. Adesso occorrerà verificare quali saranno gli effetti della nanoceria nello spazio. L’incredibile materiale sarà testato su sistemi biologici modello in condizioni estreme, in presenza di forti radiazioni cosmiche e in assenza di gravità prolungate. Queste condizioni critiche sono vissute realmente dagli astronauti e limitano in maniera significativa la permanenza dell'uomo nello spazio e l’esplorazione. Dalla nanoceria sono già arrivati promettenti risultati relativi al trattamento del morbo di Parkinson e dell'obesità. Ora, con questo nuovo progetto italiano, l'obiettivo si sposta sulla creazione di basi per fermare la degenerazione muscolare alla quale sono sottoposti gli astronauti durante la permanenza nello spazio, con importanti ricadute anche per le malattie muscolo-degenerative sulla Terra. L'esperimento legato al progetto sarà condotto sulla Stazione spaziale orbitante da Nespoli, grazie al finanziamento dell'Agenzia Spaziale Italiana, con dispositivi di ricerca avanzati sviluppati dalla Kayser Italia di Livorno, azienda leader per il supporto delle attività in orbita. Scopriamo insieme le caratteristiche della nanoceria e sveliamo in che modo questo incredibile materiale sarà testato in orbita.

A cura di

IIT - Istituto Italiano di Tecnologia

Gianni Ciofani è professore associato presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino, e senior researcherpresso l’Istituto Italiano di Tecnologia, dove coordina la linea di ricerca Smart Bio-Interfaces. Autore di circa 100 articoli su rivista internazionale, i suoi principali interessi di ricerca riguardano materiali innovativi per la nanomedicina, interfacce bio/non-bio, ingegneria tissutale e biologia in condizioni di gravità alterata. Nel 2016 ha ricevuto uno Starting Grantdall’European Research Council.

Giada Genchi è post-doc attiva nella linea di ricerca di Smart Bio-Interfaces dell'Istituto Italiano di Tecnologia. Si occupa di micro e nanofabbricazione di materiali intelligenti ed ingegneria tissutale muscolare, studiando in particolare nanotrasduttori piezoelettrici, antiossidanti autocatalitici e risposte biologiche a iper e microgravità. Autrice e co-autrice di oltre 20 articoli su riviste internazionali, ha contribuito alla definizione delle linee di ricerca future per le scienze della vita nello spazio, promosse dall'Agenzia Spaziale Europea. 

Attilio Marino è post-doctoral fellow presso l'Istituto Italiano di Tecnologia (gruppo Smart Bio-Interfaces).

Galata Museo del Mare, Auditorium
Calata dei Mari, 1