La conquista del passato

Chi rompe scava

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Quando 

30 ottobre - 4 novembre
alle 09:00, alle 11:30 e alle 14:00 lun - ven
alle 10:00, alle 14:00 e alle 16.00 sab - dom - 1 nov

Dove 

Giardini E. Luzzati - Area Archeologica
Giardini E. Luzzati, 1

Età consigliata 

Da 6 a 13 anni

Tipologia e disciplina 

Laboratorio
Scienze umane, arte e filosofia

  • Cosa
  • Dove
La conquista del passato: "chi rompe scava"
La ricerca archeologica offre la possibilità di scoprire reperti di inestimabile valore, appartenenti ad epoche lontane e a culture ormai scomparse. Tali oggetti rappresentano una testimonianza concreta del nostro passato, del modo in cui l’uomo si è evoluto, dei suoi usi e costumi. Dai reperti rinvenuti attraverso gli scavi di Pompei abbiamo scoperto cosa mangiavano i nostri avi circa 2000 anni fa. Pane, mandorle, fichi, chicchi di grano, grappoli d'uva passita, noci e molti altri alimenti sono stati ritrovati, preservati dalla cenere, nel corso delle lunghe esplorazioni archeologiche, e testimoniano che i gusti dei pompeiani non erano poi così diversi dai nostri. Grazie alla scoperta della stele di Rosetta durante una campagna napoleonica del 1799 abbiamo potuto decifrare i geroglifici. E ancora, il ritrovamento della tomba del sovrano egizio Tutankhamon, la scoperta dei Rotoli del Mar Morto o quella delle pitture rupestri della grotta di Altamira hanno segnato il cammino dell’uomo moderno, rivelando dettagli di un passato ormai lontano. E tu? Sei mai stato all’interno di uno scavo archeologico? Hai osservato da vicino un antico reperto, proveniente da epoche passate? Vesti i panni di un vero scienziato e diventa archeologo per un giorno! Potrai scoprire che cos’è una stratigrafia archeologica e perché è così importante. Conoscerai tutti gli strumenti utilizzati dagli archeologi, comprenderai le finalità di uno scavo e saprai perché occorre procedere con una metodologia precisa: la raccolta dei reperti, il lavaggio, la siglatura, il restauro, la documentazione fotografica. Solo così potrai interpretare i reperti trovati e restituire un’identità ai resti materiali ancora “senza voce”. Per rendere l’esperienza pratica ma allo stesso tempo deduttiva, utilizzeremo come “reperti archeologici” oggetti di uso comune appartenenti a tre generazioni diverse – quelle dei nonni, dei genitori e dei bambini – al fine di creare dei contatti tra persone di differenti fasce d’età.

A cura di

Cooperativa Archeologia

In collaborazione con

Giardini Luzzati Nuova Associazione

Giardini E. Luzzati - Area Archeologica
Giardini E. Luzzati, 1