Il futuro è adesso

L’Italia e l’Extremely Large Telescope dell’ESO

Dialogo internazionale con Xavier Barcons, Nichi D'Amico
Voglio partecipare

Quando 

il 2 novembre, alle 21:00

Dove 

Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio
Piazza Matteotti, 9

Età consigliata 

Da 16 anni

Tipologia e disciplina 

Dialogo internazionale
Astrofisica, cosmologia e spazio

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
Il futuro è adesso
Il futuro è adesso: lo scorso 26 maggio, a 3000 metri di quota sulle Ande cilene, è stata posata la prima pietra di quello che è stato definito il telescopio del futuro: l’Extremely Large Telescope (ELT) dell’Osservatorio Europeo Australe (ESO), un telescopio che parla italiano. Con uno specchio del diametro di 39 metri, unico al mondo, permetterà all’astronomia di compiere un incredibile balzo in avanti, paragonabile a quello fatto grazie al telescopio di Galileo. I telescopi estremamente grandi sono considerati una delle priorità dell’astronomia da terra: con ELT supereremo i limiti attuali dell’Universo conosciuto, spingendoci a osservare le prime stelle e le prime galassie che si sono formate, ma avremo anche la possibilità di studiare con un livello di dettaglio senza precedenti pianeti extrasolari dei quali oggi conosciamo appena l’esistenza. La costruzione di ELT vede il nostro Paese fortemente coinvolto, con il consorzio italiano ACe (Astaldi, Cimolai e EIE Group) vincitore dell’appalto per la realizzazione della struttura principale del telescopio e della sua imponente cupola, e l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) protagonista nella creazione di alcuni degli strumenti che ne rappresentano il cuore scientifico. L’ESO, l’Osservatorio Europeo Australe, è la maggiore organizzazione intergovernativa di astronomia in Europa: promuove e organizza la cooperazione nella ricerca astronomica. I principali rappresentanti dei due enti coinvolti, il direttore generale dell’ESO e il presidente dell’INAF, discuteranno di questo gigante in costruzione e delle sfide tecnologiche e scientifiche che potremo finalmente affrontare.

Xavier Barcons è direttore generale dell’Eso, lo European Southern Observatory. Ha iniziato la sua carriera come fisico e ha completato il suo dottorato di ricerca all’Università della Cantabria, occupandosi di plasmi caldi e del mezzo intergalattico. Fondatore del primo Spanish X-ray astronomy group, dell’Eso è stato già presidente del CdA, contribuendo in modo significativo a molti dei principali progetti, come, per esempio, Almaed Elt. È vincitore del Premio Balzan 2017.

Nichi D’Amico è presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, professore ordinario di Astrofisica all'Università di Cagliari ed ex direttore dell’Osservatorio Astronomico INAF di Cagliari. È tra i fondatori di uno dei più prestigiosi gruppi internazionali di ricerca: il Gruppo Pulsar, che negli ultimi trent’anni ha realizzato esperimenti rivoluzionari nel campo dell’astrofisica delle alte energie e delle stelle di neutroni.

Palazzo Ducale, Sala del Maggior Consiglio
Piazza Matteotti, 9