Comunicazione affettiva
I primati e il cervello sociale
Quando
il 5 novembre, alle 15:00
Dove
Palazzo Rosso, Auditorium
vico Boccanegra, vicolo adicente via Garibaldi 8
Età consigliata
Da 16 anni
Tipologia e disciplina
Lectio Magistralis
Scienze della vita
- Cosa
- Chi
- Dove

Nei primati le prime forme di comunicazione avvengono tra la madre e il proprio piccolo. Messaggi visivi, tattili e acustici complessi sono trasmessi reciprocamente e in maniera dinamica. Il cervello del neonato è immerso in un sistema di relazioni che organizza la sua rete nervosa. Ma cosa avviene nella mente del bambino quando sente la voce della propria madre, vede il viso di un estraneo o carpisce un’espressione emozionale? Come cambia il suo cervello durante lo sviluppo? Come riesce a comprendere il mondo che lo circonda? Da un punto di vista neurofisiologico, studi recenti hanno dimostrato che diverse strutture corticali e subcorticali sono coinvolte nella regolazione di comportamenti comunicativi e nella decodifica degli stimoli sociali. Nella corteccia cerebrale esistono, infatti, alcuni network che coinvolgono aree parietali e motorie, e che sono reclutati non solo durante il controllo delle azioni proprie, ma anche durante la percezione di quelle altrui. Alcuni di questi circuiti sono parte di quel sistema noto come sistema dei neuroni specchio, o sistema mirror. Tali circuiti possono anche coinvolgere aree del sistema limbico come l’insula, il cingolo anteriore e l’amigdala, suggerendo che durante un’interazione sociale il cervello elabora l’informazione non solo in termini sensorimotori, ma anche affettivi/emozionali. Questi network sono plastici e sensibili all’esperienza, e probabilmente coinvolti nei processi di riconoscimento delle esperienze altrui, d’imitazione o contagio affettivo. Le ricerche condotte negli ultimi anni sull’uomo e su altri primati dimostrano che le prime esperienze affettive/sociali del neonato hanno un forte impatto sul funzionamento di alcuni di questi circuiti cerebrali. Addentriamoci nel mondo della comunicazione affettiva e scopriamo tutte le caratteristiche del cervello sociale.
A cura di
Società Italiana di Biofisica Pura e Applicata
Pier Francesco Ferrari è direttore di ricerca presso il CNRS (Centre national de la recherche scientifique) di Lione, in Francia. Laureato in Biologia all'Università di Parma, ha svolto attività di ricerca presso la Tufts University di Boston ed è stato adjunct scientist presso il National Institutes of Health a Bethesda, USA. Dal 2014 è direttore della scuola di Neuroscienze del Centro Ettore Majorana di Erice.
Palazzo Rosso, Auditorium
vico Boccanegra, vicolo adicente via Garibaldi 8