Arte Materia e Luce: Metafora di vita

Federica Marangoni, maestra e storica protagonista internazionale del linguaggio del vetro, del video e del neon, connette alla sua arte l'utilizzo di supporti tecnici e tecnologici. Partecipe naturale della cultura bizantina e di quella mitteleuropea fin dagli anni ‘70, con le sue creazioni conferisce alla glacialità cristallina della pasta vetrosa la qualità emozionale e formale della sua estetica. La tecnologia di Led luminosi, comandi elettronici e sensori, monitor computerizzati e della stampa digitale, è funzionale all'immediatezza, alla trasparenza e alla qualità percettiva del messaggio artistico. L'artista monumentalizza sogni e incubi con opere scultoree di luce, colore, metallo e vetro, e attiva per lo spettatore uno scenario di alta tensione emotiva con lo scopo di consegnare alla gelida inamovibilità del cristallo la mobilità pulsante di un filo narrativo, di un battito cardiaco. Il tubo al neon, nelle sue progressive trasformazioni a livello chimico, cinetico, cromatico, luministico, diventa, per la sua linearità e duttilità, strumento indispensabile e metafora di una poetica del racconto, di un colore dell'emozione, di un minimalismo della forma.